evitare
di perdere il proprio benessere psicofisico (e la clientela) lavorando.
Chi opera nel campo delle discipline bio-naturali, che sia con trattamenti sul corpo
(Shiatsu, Riflessologia, ecc.) oppure con pratiche corporee (Tai chi, Yoga, danza
creativa, ecc.) ma anche counseling o Costellazioni Familiari, conosce bene che
a seguito di un trattamento o di una pratica si liberano molte energie
“sporche” che ristagnano nell’ambiente dove si è praticato.
Per questo motivo gli operatori preferiscono
utilizzare uno “studio” che diventi il luogo in cui far si che avvenga il
rilascio e la persona possa uscire “pulita”. Successivamente ogni operatore sa
che è bene “pulirsi” a sua volta e fare lo stesso con l’ambiente di lavoro, per
poter mantenere uno stato energetico ottimale
in grado di permettere di lavorare al meglio.
Questo dovrebbe essere risaputo: ciò che è meno conosciuto
dagli operatori è che in alcuni casi tutto questo non è sufficiente.
I segnali che qualcosa non va
nel posto dove lavori o pratichi
Non ha importanza che lo studio o l’ambiente dove si
pratica sia una stanza spoglia in casa propria o in un centro direzionale, splendidamente arredato: di fatto, se qualcosa non va nel tuo posto di lavoro nonostante
la normale “pulizia dalle bio-congestioni”, le cause potrebbero essere altre.
Il primo segnale che il posto dove pratichi non è sano, è la tua
percezione “che qualcosa non va”. Naturalmente è una tua percezione, e
potrebbe derivare da diversi fattori. Ma se compaiono sintomi che si
manifestano solo durante la permanenza in quell’ambiente e scompaiono dopo un po’
di tempo passato fuori, allora può esistere una correlazione con il luogo.
Questi segnali purtroppo, svaniscono una volta usciti dall’ambiente
dove è stato fatto il trattamento o si è praticato, e vengono scambiati
per “effetto” del trattamento o della pratica stessa e non percepiti in
relazione al posto in cui si lavora.
Ecco un elenco sommario dei sintomi principali di
cui si può soffrire in un luogo non sano:
- stanchezza
- mal di testa, testa pesante, sonnolenza, difficoltà di concentrazione
- bruciore e secchezza agli occhi, alla gola
- naso chiuso, irritato, secco, sinusiti
- prurito alla pelle, secchezza
- dolori muscolari
- ipersensibilità non specifica
Un secondo segnale importante è la riduzione inspiegabile degli appuntamenti
o dei partecipanti.
Se lavori da un po’ di tempo nello stesso ambiente e
l’afflusso di clienti iniziale è calato, le motivazioni possono essere le
più svariate, come l’attuale minore disponibilità economica o una maggiore
concorrenza, ma se fosse dovuto al luogo dove lavori? Sei a conoscenza di come è
stato utilizzato prima di te? Un classico esempio può essere un’associazione in
cui si pratica meditazione, yoga, reiki ricavata nei locali di un ex macello.
Quando permangono forti memorie delle attività
precedenti, o ci sono forti geopatie, o le luci, i colori, l’odore presenti nel
posto non trasmettono una percezione piacevole al cliente, sarà difficile
mantenerlo.
Quando la pulizia solita non
basta
Pochi sanno che alla base di quel “qualcosa che
non va” può esserci un vero e proprio inquinamento.
I principali fattori di questo inquinamento sono dovuti
principalmente a:
- cattiva qualità dell’aria
- inquinamento chimico e biologico
- clima elettrico alterato
- inquinamento elettromagnetico
- presenza di geopatie
- ambiente non accogliente
- memorie precedenti
- cattiva circolazione energetica
- pulizia energetica del luogo insufficiente o inesistente
Curare senza perdere il
proprio benessere e quello altrui è possibile?
Il luogo in cui si fa terapia e si pratica è tra le principali
cause di congestione da bioenergie sia per l’operatore che per gli altri
pazienti e partecipanti.
Peggio ancora se il trattamento, il massaggio, la
pratica o anche un colloquio vengono fatti in casa: se poi è quella dell’operatore,
il rischio è ancora maggiore, perché ne vengono coinvolte le persone che
abitano quello stesso luogo.
Non è affatto raro che un operatore, soprattutto
all’inizio, faccia trattamenti nella propria casa, posizionando il lettino o il
futon dove possibile, generalmente in soggiorno o in una camera da letto che
saranno poi occupate da altri membri della famiglia spesso entro breve tempo
dal termine del trattamento.
Nell’antichità questo aspetto della cura era
conosciuto: i luoghi di guarigione venivano scelti accuratamente ed erano costruiti
applicando la Geometria Sacra, le proprietà delle Onde di Forma e le energie Telluriche adatte a renderli veri e propri strumenti di Trasmutazione tridimensionale per la
guarigione dei corpi fisici e dei corpi sottili.
Perché
risanare il proprio ambiente di lavoro con la
terapia dell’habitat?
Un piccolo grande errore che molti operatori fanno è quello di
pensare: “posso pulire e trattare l’ambiente”. Sì certamente; ma più un posto è sporco o si sporca e più c’è da pulire,
e questo richiede molta energia, anche se non è direttamente la propria.
il fatto è che dovremmo pulire sempre, e non sempre
lo si fa, per svariati motivi.
Perché allora non utilizzare sistemi in grado di
pulire a fondo e aiutare a mantenere un buon livello di vitalità nel
biocompatibile?
Gli obiettivi di un intervento di terapia dell’Habitat sono:
-
Eliminare l’energia sottile sporca
generata da memorie rimaste registrate nell’apparato murario, ripristinando
energia positiva ambiente e alta vitalità.
-
Individuare la presenza di fonti di
inquinamento (qualità dell’aria, clima elettrico ed elettromagnetico della
stanza, presenza di geopatie)
-
Valutare le soluzioni per lo
smaltimento delle energie congeste perché non rimangano nell’ambiente e non
vadano ad inquinare gli ambienti esterni (Grafici Radionici Compensatori
Trasmutatori)
-
Fornire indicazioni sulla posizione migliore
per i trattamenti, e sui criteri Feng Shui utili a favorire una giusta
circolazione di energia sottile oltre che a percepire in modo gradevole lo spazio attraverso la disposizione degli oggetti e l’uso dei colori e
materiali dell’arredo.
I risultati che si possono raggiungere sono di due tipi:
-
Il miglioramento della quantità e qualità dell’energia del
luogo e del benessere in generale in modo stabile. In un ambiente sano si
lavora meglio e si sta meglio tutti. Questo aspetto è particolarmente
importante nelle pratiche e nelle attività fatte in gruppo, in cui si sta a contatto
con altri.
-
Permette di essere liberi dalla
necessità di pulire sempre e spesso pur mantenendo al meglio il proprio
benessere e quello degli altri occupanti del luogo.
La terapia dell’habitat è l'arte di mantenere
l’ambiente sano e in armonia per “avere cura” di sè stessi e degli altri attraverso
lo spazio in cui si vive.
I costi e i benefici
Ma quanto costa un intervento di Terapia
dell’habitat?
Dipende: da cosa?
E’ semplice: quanto vale svolgere al meglio la propria
attività e soprattutto, mantenere alto il benessere psicofisico per poter
curare degli altri? più un beneficio raggiunto è alto, più un costo è di fatto
un guadagno per tutti.
Naturalmente il costo di un intervento sarà
commisurato alla grandezza del posto e dipenderà da fattori diversi che è
necessario conoscere per fare una valutazione preventiva.
Per scoprire quanto può costare la tua consulenza il
primo passo è prendere contatto e parlarne insieme: scrivendo una mail, o
attraverso telefono così da farmi conoscere il tuo caso e le tue esigenze e poter
conoscere a tua volta cosa occorre per formulare il preventivo di spesa
specifico per il tuo intervento.
Puoi scrivermi a francesca_m_torre@yahoo.it
Puoi mandare un sms per fissare un appuntamento
telefonico a 333.6987819
PER SAPERNE DI PIU'
segui il link a questo articoli che ho scritto:
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